Mette Edvardsen   No Title

performance, prima italiana

No Title, la nuova performance di Mette Edvardsen, parte dal punto dove finiva Black, suo precedente lavoro presentato al Teatro Duse di Bologna all'interno dell'happening night di F.I.S.Co.11. In Black gli oggetti invisibili apparivano grazie ad un puro atto di nominazione trovando una propria collocazione nello spazio performativo. No Title segna il passaggio da 'ciò che abbiamo davanti' a 'ciò che non c'è', intesi entrambi come condizioni di attivazione e produzione di pensiero e immaginazione. Una volta lasciatoci alla spalle tutto ciò che non è, la prospettiva si apre a quello che c'è al suo posto. Mette Edvardsen prosegue la sua ricerca giocando con le possibilità e i limiti del linguaggio, e con l'attualizzazione nello spazio e nel tempo. No Title tratta di come la realtà esista nel linguaggio e come si estenda nello spazio reale, (con)fondendo memoria e immaginazione. Parla della presenza delle cose e di come le cose possono essere qui ma allo stesso tempo non esserci più; o delle cose che sono finite e delle cose che restano; delle cose che sono finite prima del loro tempo, e delle cose che non riescono a sparire. No Title è una performance che mostra il suo processo in corso, che riflette su che cosa una performance può fare -a cosa serve- e quali siano la sua potenza e i suoi limiti. E' la realizzazione del divario tra un mondo e le nostre idee su di esso, l'invincibile divario tra pensiero ed esperienza, tra qui e lì. Mette Edvardsen realizza una scrittura nello spazio, una scrittura che è sia aggiuntiva che sottrattiva, una scrittura che traccia e cancella, che si muove e si ferma, che guarda cose che non ci sono, e recupera ciò che c'è al loro posto.

ideazione e interpretazioen Mette Edvardsen
produzione duchamps vzw e Mette Edvardsen/Athome
co-produzione Kaaitheater (Brussels), BUDA/NEXT Festival (Kortrijk), Teaterhuset Avant Garden (Trondheim), BIT (Bergen), Black Box Teater (Oslo)
col sostegno di Vlaamse Gemeenschap, Norsk Kulturråd, Reale Ambasciata di Norvegia
grazie a Heiko Gölzer, Mari Matre Larsen
foto Lilia Mestre
graphic design Michaël Bussaer
venerdi 11 aprile  > h 21.30 >  MAMbo