Ken Jacobs è uno dei fondatori del cinema d'avanguardia statunitense. Ha lavorato incessantemente per oltre cinquant'anni attraversando le frontiere tra cinema, video e live media. Inizia la sua carriera agli inizi degli anni '50 con il guerrilla cinema girato nelle strade della sua città di nascita, New York, con spirito anarchico ed esuberante - e politicamente astuto. Fanno parte di questo periodo, un nutrito gruppo di lavori anticipatori, tra cui Little Stabs at Happiness, cortometraggio incluso in The Whirled, opera dell'allora giovanissimo Jack Smith. Da questa prima fascinazione per il cinema sperimentale Jacobs si accosta progressivamente al found footage, un salto segnato dalla decostruzione narrativa e l'illusionismo di Tom, Tom the Piper's Son, del 1969, film rimasto celebre per i metodi di manipolazione e gonfiaggio effettuati su found footage, capaci di trasformare la pellicola trovata in un lavoro di cinema puro, rivelatorio e mozzafiato. Il cinema delle origini e la fotografia del XIX secolo sono centrali nel lavoro di Jacobs, fornendogli gli strumenti per sviluppare una critica ai limiti estetici, ideologici e tecnologici che definiscono il cinema ed il suo apparato. Negli anni '70 Jacobs porta questa critica su un livello ulteriore, introducendo il concetto di 'paracinema', termine che indica un metodo radicale di produrre immagine in movimento, come nel caso delle Nervous System Performances, trasformazioni dell'esperienza cinematografica con l'utilizzo simultaneo di due proiettori 16mm e con diverse forme di produzione del suono, che esplorano le dimensioni audio-visuali nascoste tra le pieghe della pellicola. La sua curiosità per le tecnologie lo ha portato, parallelamente, a verificare le potenzialità del video, creando un incontro tra digitale, cinema delle origini, fotografia e immaginario 3D, che attraversa magicamente un arco tra il XIX ed il XXI secolo e ha reso possibili lavori potenti e sublimi come Krypton is Doomed and Razzle Dazzle: The Lost World. Tra le invenzioni più importanti di Jacobs, resta comunque la Nervous Magic Lantern, misteriosa performance di luci ed ombre che riporta il cinema alle sue radici più essenziali.
Aki Onda è una figura eclettica: fotografo, musicista elettronico, compositore, produttore e scrittore basato a New York. Nato in Giappone inizia la sua carriera di fotografo già a 16 anni. Fra i suoi progetti, spicca per coerenza ed ostinazione Cassette Memories, opera aperta che lo accompagna da oltre un ventennio e che nasce dall'utilizzo di registrazioni su nastro raccolte progressivamente, come un lunghissimo diario sonoro, da cui attinge per performance eseguite nelle più disparate situazioni. Il suo strumento musicale è il walkman, che utilizza non solo per il field recording, ma anche nei live in cui manipola i suoni di più registratori. Onda si distingue per la quantità sorprendente di collaborazioni interdisciplinari con filmaker, coreografi, artisti visivi e performer (fra questi Michael Snow, Ken Jacobs, Paul Clipson, Alan Licht, Loren Connors, MV Carbon, Akio Suzuki, Noël Akchoté, Jean-François Pauvros, Jac Berrocal, Lionel Marchetti, Linda Sharrock, Blixa Bargeld, Ken Jacobs..) essendo partecipe e co-protagonista della vivacissima scena newyorkese intergenerazionale. L'ultimo dei suoi Memories Album, South of the Border, è uscito nel 2012 per Important Records.
proiezione live Ken & Flo Jacobs
suono live Aki Onda
Nervous Magic Lantern è il titolo dello storico happening multimediale, presentato per la prima volta in Italia, del pioniere del cinema sperimentale Ken Jacobs con l'intervento sonoro dal vivo di uno dei protagonisti dalla musica d'avanguardia newyorkese, Aki Onda. Nervous Magic Lantern è il dispiegamento davanti ai nostri occhi di un film inusitato, privo di attori, senza una trama e paradossalmente senza un supporto materiale (nè pellicola nè video). Utilizzando tecniche pre-cinematografiche, Ken Jacobs crea una grande illusione, un mondo di sogno in cui lo spettatore si immerge come in un paesaggio alieno formato da ossidiane e invetriature vulcaniche, crateri e gole ghiacciate. Un insieme che regala un'esperienza visiva tridimensionale e allucinatoria, nella quale prendono vita fenomeni impossibili e luoghi inesistenti tra lo schermo e gli occhi dello spettatore, nell'impalpabile dimensione creata dalla proiezione. Nervous Magic Lantern è un'iniezione nello spazio percettivo reale di un balletto di forme astratte.