Gaëlle Boucand   JJA

film, 51', 2012

JJA esplora il tema del senso di appartenenza e osserva le relazioni, esistenti o potenziali, fra le persone, le istituzioni e i territori. Il film di Gaëlle Boucand è l'inusuale ritratto, enigmatico e paradossale, di un uomo d'affari, tra potere e denaro, fuggito e auto-recluso in Svizzera. JJA sono delle iniziali. Ecco il ritratto di queste iniziali: JJA in giardino, JJA sulla sdraio in balcone, nel suo ufficio, nel bagno, insomma JJA e la sua solitudine. Un uomo di 85 anni, ritirato nella sua lussuosa proprietà, racconta la storia del suo successo economico e le ragioni del suo esilio. Il racconto è dominato dalla successione di conflitti con persone a lui più o meno vicine e si sviluppa, giorno per giorno, nei diversi angoli della sua residenza svizzera. Procedendo per inquadrature fisse, dall'insoluto soliloquio ad alta voce emergono ossessioni numerologiche e il rapporto col denaro, incastonati tra opere d'arte e mobilia, nella diffrazione caleidoscopica di un corpo e una voce quasi disgiunti. JJA mostra un'altra forma di potere - quella verbale - di un uomo che si rassicura col proprio discorso.

venerdì 11 aprile  > h 19.00 >  Cinema Lumière
domenica 13 aprile  > h 16.00 Film Marathon >  MAMbo